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Il Flaminio Della Gente - I cestisti riminesi

09/04/2020
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La puntata del “Flaminio della Gente” di oggi ci farà conoscere alcuni cestisti riminesi, legati al nostro palazzetto, da esperienze di campo e di tifo.

Sappiamo tutti che Rimini da sempre è città di basket, tanti sono i cestisti che la vivono, tantissimi sono sopratutto gli amatori e appassionati.
Le società, che producono pallacanestro in provinicia, sono diverse e quasi tutte fanno parte del progetto RBR, alcune di esse militano anche in campionati regionali, come gli Angels Santarcangelo, i Fadamat, i Villanova Tigers e i Titans San Marino, oltre che la extra cittadina Livio Neri, con loro anche il CNO Santarcangelo che milita nel campionato UISP.
Ogni giocatore che compone queste squadre, ha sognato il parquet del Flaminio, molti lo hanno anche calcato, hanno tifato sulle tribune negli anni d'oro e oggi sono tornati a godere della pallacanestro che appassiona.

Abbiamo così deciso di dare voce a qualcuno di loro per sentire cosa ne pensano di questo Flaminio.

Iniziamo con Francesco Panzeri, giocatore dei Villanova Tigers, che militano nel campionato di Serie D. 
Francesco, ha il basket nelle vene e frequenta da tempo la nostra arena.

Che cos’è per te il Flaminio?
“Rappresenta gran parte della mia infanzia, ho avuto la possibilità di viverlo e vederlo da tutte le prospettive. 
Ho tifato per i miei fratelli Matteo e Jacopo, quando giocavano in serie A , mi sono allenato su quelle tavole quando Rimini militava in A2, è un impianto che ha sempre fatto parte della mia vita.”

Quanto è bello, per un tifoso, vedere che in campo ci sono così tanti riminesi a rappresentare i colori biancorossi?
“Sicuramente è un aspetto da non sottovalutare, crea empatia tra pubblico e squadra, è fondamentale che Rimini rinasca, cestisticamente parlando, grazie a molti giocatori del posto. Personalmente ho sempre avuto tanti rapporti con i giocatori della nostra squadra, sia del passato ma anche e soprattutto del presente.
Con Broglia Pesaresi mi lega una grande amicizia e con capitan Rinaldi ho giocato le finali nazionali del 2003.
Queste mie esperienze personali rafforzano la mia passione per il Rimini.”

Cosa sogni per il Flaminio?
“Andare al palazzetto mi regala sempre emozioni incredibili, la partita non è più l’unico evento, il pubblico è molto coinvolto e questo è molto positivo. Dopo Hero e le ballerine, per fare un ulteriore  passo avanti ci vorrebbe una macchina sparamaglie, sarebbe incredibile (p.s: la macchina sarebbe arrivata esattamente il 19 aprile giorno dell'ultimo match casalingo di RBR, ma non ci è stato possibile farlo).
In termini di tifo credo sia difficile tornare ai fasti di qualche anno fa, il basket ora è, generalmente, meno seguito.
Mi piacerebbe, però, vedere il palazzetto caldo e voglioso di tifare come con Cesena, una serata indimenticabile.”

Anche Cristian Tomassini giocatore del CNO Santarcangelo, primo in classifica nel campionato NBU Uisp ci ha raccontato il suo Flaminio:
“ E’ il simbolo del basket a Rimini. Io, da ragazzo, venivo da  Santarcangelo  per vedere la pallacanestro ad alto livello che si giocava in quell’arena.  Su quelle tribune è nata e cresciuta una passione che mi accompagna tutt’ora.  E’ un luogo che mi resterà sempre nel cuore, perché è lì che ho chiesto alla mia compagna di sposarmi, poco prima del match con Piacenza. Ci pensavo da tempo, ritenevo non ci potesse essere luogo migliore. La società mi ha fatto veramente un grande regalo.”

Quanto è importante per un tifoso vedere così tanti riminesi in campo?
“E’ davvero fantastico, crea, nel pubblico, l’amore per la squadra e per la propria città. Conosco molti giocatori, sono professionisti seri, ho avuto modo anche di allenarmi insieme a loro. Sapere che i colori della tua città sono difesi da chi ha la tua stessa provenienza rafforza il tuo legame con la squadra.”

Cosa ne pensi dell’evento, creato a margine della partita? Ti piacerebbe vedere qualcosa di diverso?
“ Ritengo sia una bella iniziativa , in grado di attrarre sia gli amanti del basket  ma, capace di arrivare, anche a chi è meno appassionato.
In Italia  raramente si vedono cose del genere, persino in serie A è difficile, se pensiamo che RBR è una società di B, capiamo quanto questo progetto sappia essere al passo con i tempi.

Luca Migani, giocatore e presidente dei Fadamat Basket Rimini, formazione che milita in Promozione e nel campionato NBU Uisp, è un altro amante della pallacanestro riminese che ha voluto aprire il suo cassetto dei ricordi a tinte biancorosse, raccontandoci aneddoti e riportando alla luce alcuni dei momenti più iconici del nostro basket:
“Il Flaminio è parte della mia vita, è casa, tante sono le emozioni che rivivo ogni volta che ci entro.
Lì è nato il mio amore per il basket, sviluppatosi nel tempo.
Quel palazzetto mi ha visto bambino, mi ha visto in curva da ragazzo a preparare le coreografie prima dei grandi incontri e mi vede tutt’ora come tifoso e presidente di una delle 12 società aderenti al progetto”

Quali aneddoti ti legano al nostro palazzetto?
“ Ce ne sono davvero tanti. Il più recente è sicuramente la vittoria che, insieme a tanti amici, ho conseguito al Flaminio nel campionato NBU UISP lo scorso anno.
Da tifoso è impossibile dimenticare le prodezze di Buford e la promozione in A del 1997, stagioni veramente fantastiche che mi resteranno nel cuore.

Quanto è importante avere così tanti riminesi in campo?
“Di certo è un dettaglio da non sottovalutare, ha aiutato e sta aiutando a riaccendere la passione, a lungo sopita. Ci si identifica  molto con i giocatori  perché si sa che non molleranno, daranno tutto ciò che hanno  per la maglia. E’ utile soprattutto per i bambini, che possono prendere esempio da chi è in campo oggi e tentare un domani di giocare per Rimini.
Cosa sogni per il nostro ambiente?
“Auspico possa essere sempre carico e pieno come capitava ultimamente. E’ bello vedere così tanti bambini sugli spalti e soprattutto così sollecitati dai vari eventi e dalle attrazioni presenti.
In città deve rinascere la sentenza:  domenica alle 18 al palazzetto.

Infine anche Ettore Semprini, figlio d’arte e giocatore dei Titans San Marino, formazione che milita in Serie c Silver e Andrea Tamburini, che milita invece in Serie D con i suoi Angels Santarcangelo, giovani promesse del nostro basket ci hanno descritto le loro emozioni.
Ettore ci ha detto che:
“ Per me il Flaminio è un puto di ritrovo, è emozionante passare le domeniche con gli amici in un palasport così caldo e pieno, perfetto per condividere la passione per questo sport.”

Ti motiva ancora di più sapere che la squadra “parla” riminese? E’una spinta per tentare, in futuro, a giocare con Rimini?
“Certamente, mi piacerebbe molto giocare nella squadra della mia città, qui il basket è una religione, in più non sarei il primo in famiglia a vestire biancorosso, sarebbe un sogno.”

C’è un giocatore di RBR a cui cerchi di rubare qualcosa?
“Per quelle che sono le mie caratteristiche sono un ibrido tra Broglia e Moffa, è soprattutto guardando loro che cerco di affinare il mio gioco.”

Andrea, invece,ci ha raccontato che:
“Il Flaminio è il posto dove un riminese si sente tale, ed è pieno di tifosi di tutte le età.
Sono molto legato a questo palazzetto, ricordo che quando avevo 9 anni ci ho giocato una delle mie prime partite, il campo mi sembrava veramente enorme e mi sentivo osservato dalle foto dei campioni del passato mi mettevano una discreta ansia.”

Ti ispiri a qualche giocatore in particolare?
“Adoro Giorgio Broglia, nonostante l’imponente stazza è molto tecnico e mette in mostra tutto il suo estro quando gioca. In generale dalla squadra vorrei imparare la capacità di divertirsi in campo.”

Cosa sogni per il Flaminio?
“ Non vedo l’ora di vederlo pieno e carico per un’altra finale con la gente che freme per entrare.”

Oltre a loro il Flaminio è pieno di cestisti che ogni domenica tifano i loro colleghi, sognando un po' quelle tavole che hanno fatto saltare in piedi migliaia di persone negli anni, perché Rimini è stata, è e soprattutto dovrà essere una città che respira e si nutre di palle a spicchi, tavole e canestri. 
Il Flaminio, è stato è e sarà sempre il luogo sacro dei cestisti riminesi.
CLASSIFICA
TEAM
Pt
Acqua S.Bernardo Cantù
10
RivieraBanca Basket Rimini
10
Real Sebastiani Rieti
10
Ferraroni Juvi Cremona
8
UEB Gesteco Cividale
8
Unieuro Forlì
8
Apu Old Wild West Udine
8
Urania Milano
6
Flats Service Fortitudo Bologna
6
Tezenis Verona
6
Gruppo Mascio Orzinuovi
6
Reale Mutua Torino
6
Elachem Vigevano
6
Avellino Basket
6
HDL Nardò
4
Carpegna Prosciutto Pesaro
4
Libertas Livorno
4
Sella Cento
2
Valtur Brindisi
2
Assigeco Piacenza
0

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