Il terzo appuntamento settimanale vuole risaltare la doppia stoccata con cui Alessandro Grande, neo playmaker di Rivierabanca Basket Rimini, ha indirizzato l'incontro contro la Tezenis Verona a favore dei romagnoli. È lui il protagonista, che proprio durante il tempo supplementare, con due triple consecutive ha dato il primo vantaggio momentaneo nel corso dell'incontro ai padroni di casa, mandando di lì a poco il Flaminio in estasi.
Alessandro, individualmente, è arrivato con un curriculum sontuoso dopo l'avventura ad Agrigento e ora è chiamato a confermarsi, nella nuova esperienza riminese. La speranza è che la nube che sinora ha oscurato i suoi colpi possa essere stata scacciata via, da due momenti che contraddistinguono l'Alessandro giocatore che tutti hanno apprezzato in questi anni. Abituato a gestire frangenti cestistici più rosei, quelli per cui lo hanno reso un punto di riferimento alla Moncada nella sua passata esperienza vedendolo chiudere la passata stagione con 17,7 punti di media.
Grande si è preso tempo ed ha deciso di indossare il mantello proprio nel momento in cui tutti ne avevano più bisogno. Pronti, via. In un attimo quello che era sembrato un giocatore che reclamasse più tempo per digerire l'impatto con la nuova realtà ha lasciato tutti i presenti al palazzetto increduli. Due giocate da veterano, da giocatore su cui contare quando il peso della palla si fa corposo, che scaglia due gemme in grado di cambiare l'inerzia di qualsiasi impeto fino a quel momento presente sul parquet di gioco. La fiducia che sin lì è sembrata mancargli non lo ha intimidito. Come spesso accade ai tiratori che reclamano migliori percentuali dal campo, rinunciare a buoni tiri non può essere una soluzione. Quelli che lo hanno portato a sancire il primo varco di vantaggio per i biancorossi hanno tutte le caratteristiche per essere un momento emotivamente chiave per il playmaker romano, che come il suo idolo “Allen Iverson” di prendersi responsabilità o di calarsi nelle vesti del supereroe di giornata non ha alcun timore reverenziale.
Ad Icaro Sport, lo scorso lunedì, così Grande ha parlato: “Per larghi tratti del finale di gara ho avuto la percezione che tutti ci muovessimo in un'unica direzione, disposti l'uno ad aiutarsi con l'altro e a trasmetterci la giusta energia, che poi ci ha permesso di costruire il parziale finale. Ancora non siamo bravi ad esaltarci collettivamente, tendiamo a far emergere maggiormente la prestazione individuale; quando saremo in grado di dare maggiore continuità ad una prestazione di squadra potremo anche avere tanti protagonisti diversi all'interno dello stesso match”.
A cura di Alberto Fabbri - Area stampa Rbr
Forza Rimini!
Foto: Nicola De Luigi
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