Uscita sconfitta, ma ancor più consapevole dei propri mezzi, dall’incontro con una Cantù in formato schiacciasassi, la Rivierabanca Rimini è pronta a tornare sul parquet con l’obiettivo di dare il via ad una nuova striscia vincente. L’avversaria di questa domenica (palla a due alle 18), però, è tutt’altro che priva di insidie: i biancorossi scenderanno infatti in campo al Pala Agsm Aim di Verona per sfidare i padroni di casa della Tezenis. Allenata da Alessandro Ramagli, alla guida dei gialloblu ormai dal febbraio 2021, la Scaligera è nel gruppo delle squadre a 18 punti, frutto di 9 vittorie e 7 sconfitte, l’ultima delle quali giunta domenica scorsa ad Avellino (77-70). Ma nei due turni precedenti i veneti avevano battuto Livorno e Cento; un fattore di incertezza in più, poi, arriva dal mercato, perché la Tezenis ha ufficializzato ieri uno scambio di fatto con Napoli (A1): Jacob Pullen, fin qui miglior marcatore della squadra, è tornato in Campania, dove era stato protagonista della vittoria in Coppa Italia meno di un anno fa, mentre alla corte di Ramagli è arrivato Zach Copeland, guardia già vista in A2 un paio di stagioni fa con Pistoia (con cui conquistò la promozione nella massima serie).
Partito dalla panchina ad inizio stagione, Mattia Palumbo si è conquistato la titolarità nelle ultime uscite complice anche l’infortunio del compagno di reparto Penna. Playmaker atipico di quasi due metri, Palumbo è capace sia di segnare (oltre 7 punti di media, con percentuali, però, non eccellenti) che di mettere in ritmo i compagni (2,6 assist), e con la sua fisicità sa essere un fattore in difesa e a rimbalzo (oltre 4 a partita). La guardia è Zach Copeland che, come detto, è appena arrivato e potrebbe non partire subito in quintetto; giocatore che, solo due anni fa, produceva quasi 17 punti di media con il 38% dall’arco, il suo inizio di stagione a Napoli è stato un po’ sottotono (poco più di 10 punti, 3 rimbalzi e 3 assist di media, ma percentuali piuttosto basse e un record di 0-11 in campionato), ma il salto nella categoria inferiore gli gioverà di certo, e potrà tornare a mostrare le qualità che lo avevano reso un fattore non solo in A2 ma anche nella Bundesliga tedesca. Le ali sono Liam Udom ed Ethan Esposito: entrambi giocatori versatili di due metri, il primo è più esterno ma può attaccare anche il canestro (9 di media con il 31% dall’arco ed il 41% da due) ed è il miglior rimbalzista dei suoi con 6,7 a partita, mentre il secondo è un lungo dinamico, in grado di correre il campo, essere pericoloso in post ma anche dai 6,75 (11 abbondanti di media, 50% da 2, 36% da 3, anche 6 rimbalzi ad uscita). Al centro gioca Jalen Cannon, ormai veterano della categoria, altro giocatore estremamente dinamico. Tra i migliori centri della categoria nonostante i soli 198 cm, Cannon è in grado tanto di produrre per sé (10 ppg) quanto per gli altri (1,2 assist), è molto solido sotto le plance (6,6 rimbalzi) e sbaglia pochissimo (quasi il 70% dal campo, con sole due triple tentate in tutto il campionato) oltre ad essere un ottimo difensore.
Potrebbe riprendersi il posto da titolare Lorenzo Penna, playmaker che complementa perfettamente Palumbo: con soli 180 cm, non sempre ha la pericolosità a rimbalzo del compagno (comunque 4 di media), ma risponde con lo scoring, soprattutto da tre punti (10 di media con il 43% dall’arco), e con la regia (quasi 4 assist a partita). Possibile partenza in quintetto anche per Leonardo Faggian, sceso in A2 in prestito da Treviso, dove nelle ultime stagioni aveva avuto un ruolo da comprimario senza, comunque, sfigurare; nei 20 minuti ad uscita che gli dà coach Ramagli, Faggian è in effetti un giocatore piuttosto utile, con quasi 7 punti ad allacciata di scarpe, sempre in uscita dalla panchina, ed il 34% dai 6,75 oltre ad un buon apporto a rimbalzo (3,6). Nel ruolo di ala gioca Vittorio Bartoli, 22 anni ma già esperto della categoria, che porta energia e versatilità (5 ppg, 2,3 rpg, buone percentuali sia dall’arco che nell’area), mentre il cambio del centro è il veterano Giulio Gazzotti, che pure con minuti limitati (12 a partita, 2 punti, 1,5 rimbalzi) resta un giocatore dall’altissimo QI cestistico, capace di far rendere al meglio la squadra e di esserne un leader.
La Tezenis Verona è, quindi, una squadra solida e ben allenata, che sarà in grado di svolgere un ruolo da protagonista quando le partite si faranno decisive per decretare i verdetti del campionato. Il gioco della formazione di Ramagli si sviluppa spesso nei primi secondi delle azioni, attraverso i blocchi drag o il contropiede primario, ma anche cercando il post basso, giocato grazie alla fisicità degli esterni, quasi sempre in vantaggio di centimetri sui diretti difensori, e di Cannon, che come ricordato è capace di servire i compagni sia in uscita dai blocchi per il tiro da tre punti che sui loro tagli. I gialloblu sono una squadra ricca di energia, e Rimini dovrà essere in grado, fin dalle prime battute, di pareggiarla, soprattutto nei primi secondi dell’azione, facendo attenzione ai pick and roll centrali ed alle ricezioni in post basso, le principali situazioni in cui la Rivierabanca dovrà concentrare i suoi sforzi difensivi.
Nella propria metà campo, la formazione veneta è molto organizzata: i compagni si aiutano a vicenda, ed il lato debole funziona molto bene, riempendo con efficacia l’area; la stazza simile di esterni e lunghi consente, inoltre, alla Tezenis di cambiare su quasi tutti i blocchi: per questo, la Rivierabanca dovrà avere pazienza, evitando di fermare il pallone e cercando l’accoppiamento più favorevole, mantenendo quindi un attacco equilibrato e bilanciato per non rischiare di concedere ai padroni di casa canestri facili in contropiede.
Forza Rimini!!!
#playlikeahero
#seriea2oldwildwest
#effettoflaminio
#lanostrapassione